mercoledì 7 maggio 2008

DOVE SIAMO E CHI SIAMO

La nostra azienda si trova nel comune di Ponte di Piave, distante 20 km. da Treviso, 28 da Conegliano, sede della più antica Scuola Enologica Italiana, e 30 km. dalla meravigliosa città di Venezia.Il territorio è attraversato dal Fiume Piave al quale si deve un bellissimo ambiente naturale molto ricco di acque con terreni di impasto medio per la presenza di limi alluvionali e particolarmente adatti alla coltivazione della vite che oggi rappresenta la risorsa fondamentale della zona. La vite nel territorio di Ponte di Piave ha conosciuto un particolare sviluppo dall'XI sec. grazie all'opera dei Monaci Benedettini che, presenti nell'imponente Abbazia di Busco, diffusero e migliorarono la sua coltivazione.Tra le varietà coltivate ricordiamo brevemente il "Raboso Piave", un prezioso vino rosso, frutto dì un antichissimo vitigno autoctono.Il nostro paese è stato scelto come ultima dimora dallo scrittore Goffredo Parise che ha poi lasciato l'abitazione al Comune di Ponte di Piave, ora un centro di Cultura a lui intitolato,laboratorio culturale che rappresenta l'aspirazione della popolazione a coniugare benessere economico e amore per il sapere.Nel corso del primo conflitto mondiale 1915-1918, Ernest Hemingway combattè in questi luoghi e venne ferito, come testimoniato da una stele posta sull'argine del fiume. Durante la sua permanenza in questi luoghi ebbe modo, da buon intenditore, di apprezzarne i vini.


La nostra azienda è a conduzione familiare, mio padre Lorenzo è viticoltore, io Carolina sono enologo e mio fratello Lino agronomo, la mamma Renata si occupa degli animali da cortile, dell’orto e delle sue tante piante da fiore, in particolare le orchidee.
Ci occupiamo personalmente della vigna, 5 ettari a vigneto, con allevamento a Bellussi; e poi abbiamo un fazzoletto di terra che coltiviamo a mais per gli animali da cortile e per il bestiame.
Essì, perché da noi ci sono anche dei vitelli che poi diventano torelli, allevati da Lorenzo a fieno (di nostra produzione) e sfarinati di mais. Li alleviamo per ottenerne carne, ma anche perché abbiamo bisogno del letame per le viti.
Pur non essendo "biologici" cerchiamo di lavorare con la tradizione tramandata, la tecnologia, la sperimentazione usando il meno possibile la chimica sia in vigneto che in cantina.
Tutte le scelte sono discusse in famiglia, poi ognuno apporta la sua “arte” al prodotto.
Siamo una famiglia attiva, disposta a spiegare il perché di una cosa piuttosto che un'altra, di un modo di fare antico piuttosto che uno nuovo.
E siamo a disposizione per farvi assaggiare i nostri vini e le nostre sperimentazioni culinario-gastronomiche quando volete.