mercoledì 12 maggio 2010

Reportage semiserio dell’Adunata a Bergamo



Sono partita da casa, carica come un uovo, alle 5 e qualcosa per recuperare verso le 6 la mia amica-enoica-eroica Liza. Prima tappa con colazione dopo credo ½ minuto nel bar vicino a casa sua (iniziamo bene!) e poi partenza vera, con solo una tappa in zona Soave (ma all’autogrill doppio però!! cit. Liza) per caffè e varie ed eventuali.

Siamo arrivate a Bergamo alle 9 e mezza, e ci siamo subito cercate un piccolo posto dove piazzare il furgone praticamente nella zona dove avremmo esposto; sarebbe stato bellissimo andare a Bergamo alta e fare le turiste, ma necessitavamo di mettere il biglietto anti multa ogni ora, per cui ci siamo attrezzate a patatine fritte, uova sode, acqua e mazzo di carte e via! Mini torneo di scopa intervallato da soste al bar e da acquisti vari per la nostra postazione e per capire dove comprare se mancava qualcosa.

Alle 19 abbiamo iniziato ad allestire la nostra zona, per terminare alle 23 quasi, momento in cui siamo andate a bere una birra e mangiare qualcosa. Il clima era già da sambodromo con penne nere in ogni angolo più o meno intente a sbevazzare. Abbiamo pensato bene di andare a riposare per esser attive il giorno dopo… ottima scelta, se non avessimo passato la notte insonne a causa dei nostri vicini di postazione che arrivavano a qualsiasi ora della notte facendo un bordello micidiale… leggasi: “Antò!!! Antòòòò!! Mett’ o furgone lì!! Noooo arretrat! E imprecazioni miste”.

Ci siamo risvegliate e la mia faccia racconta tutto.

Abbiamo iniziato la samba sia venerdì che sabato al mattino presto, 7, per finirla alle 4 e mezza del mattino dove con gentilezza estrema si invitavano gli amici alpini a levar le tende; la domenica è iniziata con la sveglia che è suonata in ritardo di 1 ora sulla tabella di marcia ma è proseguita fino alle 17, momento in cui vedevamo che avrebbe piovuto e abbiamo deciso di sbaraccare.

Questa adunata è andata bene: hanno apprezzato il vino, più roso che bianco, e gli spriz; hanno adorato le uova sode e i sottoli e sottaceti fatti in casa, e hanno divorato i vari insaccati che avevamo portato. Soprattutto abbiamo intrecciato le nostre vite ed esperienze con le loro, tra un buon rosso e una fetta di coppa, e l’immancabile mazzo di carte!!

La prossima adunata è a Torino… chissà… magari!


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