giovedì 30 ottobre 2014

e fu l'ora delle malolattiche

Martedì volevo travasare, ma niente.
Era tutto un fermento di malolattica che pareva avessi messo la frizzina nel bicchiere. Bene! Vuol dire che l'acidità si abbasserà un pochino e ne ho grande bisogno.
Vorrei dirvi di più, ma sono in attesa perchè ogni giorno qualcosa cambia in questi vini 2014 e scriverne sarebbe farne poemi.
Sono comunque spossata e direi anche stanca.
Per mille motivi è dal 2012 che corro come una pazza senza tregua, le piccole tregue sono per giri di vino e alla fine non sono mai tregue; o per piccole soste da we in montagna a casa di amici.
Vorrei ferie, di quelle vere, per staccare un pò ma credo che per un altro pezzo non ce ne saranno.
Avrò pazienza, di meglio non so fare.
Oggi ho fatto due foto e nella sezione i nostri amici trovate delle news.









martedì 28 ottobre 2014

alexanderplatz berlin - news da berlin


Ecco le belle foto che mi ha mandato Marco dal suo locale di Berlino.
Che dire? Bellissimo!!!
Sono proprio contenta di chi lavora all'estero e vuole i miei/nostri vini, vuol dire che ha fiducia e crede nel nostro lavoro. Bravi!!!
E bravo Marco!!!










mercoledì 22 ottobre 2014

san francisco mon amour.... giusto per gradire



"...It was also great to see that Carolina Gatti’s Prosecco Col Fondo is now available in my home state. There are now a handful of Col Fondo wines in the U.S. and the number continues to grow. Hers fall on the crunchier side of the category and I love them (she’s also the sweetest lady and very active on social media)..."

traduzione:
E 'stato anche bello vedere che di Carolina Gatti Prosecco Col Fondo è ora disponibile nel mio stato. Ora ci sono una manciata di vini Col Fondo negli Stati Uniti e il numero continua a crescere. La sua caduta sul lato croccante della categoria e li amo (lei è anche la donna più dolce e molto attiva sui social media).

a quanto pare a Jeremy Parzen piace ancora il mio prosecco colfondo... ne sono lieta.

se volete leggervi tutta la degustazione andate qua
http://dobianchi.com/2014/10/20/best-wine-restaurants-california/#comment-227402


mercoledì 15 ottobre 2014

inno alla bellussera




Oggi vi racconto di quella potenza della natura che è la bellussera.
Sul finire del 1800 I fratelli bellussi di Tezze di Piave inventarono la bellussera.
Che cos'è una bellussera? E una forma di allevamento caratterizzata da 4 o 6 viti, inizialmente sostenute da un tutore vivo – il gelso - , che poi venne sostituito con un palo secco ed infine con un palo di cemento. Ognuna delle viti ha un cordone permanente lungo 3 o 4 metri che viene potato a sylvoz; esso è inclinato verso l'alto e va portato nell'interfila. Se osservato dall'alto sembra una raggiera.
Tale sistema da una forma alla vite ampia ed espansa, alta da terra nella parte più bassa circa 1.80 mt e in quella piu alta 4; in questo modo il raccolto è più sano e più ricco. In più per la vendemmia veniva usata l'abbondante manodopera della famiglia, ed il gelso era usato tramite le sue foglie per allevare I bachi da seta.
La notevole altezza aveva la doppia funzione di limitare I danni sia delle gelate primaverili, che delle nebbie autunnali.
È stata parte del paesaggio viticolo della zona del Piave fino a pochi anni fa, quando l'espianto a beneficio dei nuovi sistemi di allevamento ne ha indotto l'abbandono; resta comunque visibile in qualche raro vigneto.

Io qua a casa dei miei ho tutte bellussere, per tutte e 7 le varietà che produco, alcune sono giovanissime (8 anni) altre più vecchiotte (anche 80 anni). Alcune le ha piantate mio nonno, altre mio padre, l'ultima c'ero anche io.
Qualcuno mi prende per pazza ad avere le bellussere, forse perchè non capisce il senso di tutto ciò, e qualcun'altro insinua che ho la bellussera per fare più uva.
E noto che la bellussera se non la contieni fa uva – tanta tanta, fino a 500 ql/ettaro – perchè è un “drago”; inutile dire che a queste produzioni dura pochi anni.
Noi in azienda attuiamo la regolazione della carica di gemme in potatura, il che detto in parole povere consiste nel tenere archi corti (5 gemme utili) anche nelle varietà come prosecco e raboso in cui andrebbero un pochino più lunghi. E naturalmente 3-4 archetti, massimo 5 nel pinot chardonnay che fa poca uva di suo.
Il fatto che non usiamo concimi ci permette di avere una viticoltura realmente sostenibile con la bellussera: il contenimento della chioma è abbastanza regolato dalla lunghezza del cordone e dalle radici profonde; se li usassimo avremmo una foresta verde.
L'osservazione del “mondo bellussera” l'ho iniziata da piccola perchè era quello che vedevo nei campi: era facile osservare che gli uccellini facevano I nidi tra le fronde, o che le lepri facevano la cuccia accanto ai piedi dei ceppi dove l'erba era più alta, o che il fagiano era più felice sulla punta del cordone che sulla base. Poi sono passata all'osservazione viticola: pochissime gelate perchè le gemme stanno in alto, pochissima sofferenza nei mesi caldi perchè la chioma fa da ombrello al sole.
Certo nei mesi da deserto occorre l'irrigazione di soccorso, ma solo in un pezzo di terra che ha prevalenza di argilla che tende a seccare più velocemente.
Perchè non rinnovo I miei vigneti? Perchè in un mondo che distrugge tutto ciò che reputa “vecchio” io voglio mantenere le mie vecchie bellussere, con le mie vecchie viti, che mi fanno l'uva come dico io, ai gradi babo che dico io.
E chissenefrega se non è un sistema meccanizzabile, se le lavorazioni sono per l'80% a mano e se la fatica ed il tempo di starci dietro sono tanti: ho 5 ettari e mi bastano e li lavoro con gioia.
Il problema è che tra qualche anno sarà bandita... ce ne occuperemo quando ci interpelleranno, per ora lasciamola li.

Vorrei che ogni essere umano provasse la gioia di camminare in una bellussera, o di farci un pranzo estivo sotto la chioma... mi rendo conto che sono proprio una persona fortunata.

venerdì 10 ottobre 2014

pensieri di ottobre

Ottobre è tempo di guide.
Io non sono in nessuna guida.
Ottobre è social.
Io non sono social.
Ottobre è umido.
Io ho i dolori.
Ottobre attende il Raboso.
Anche io lo attendo, se arrivasse a fine mese sarebbe meglio.

Avrei alcune cose da dire, ma sono noiose e me ne sto zitta.
Vi dico invece che ho alcune cose in fase di chiusura: Polonia, Spagna, Danimarca.Svezia.
Mi auguro di chiudere, entro ottobre.

Ho anche il Progetto Raboso di Enrico da completare: pare sia arrivato il tempo di metterlo in bottiglia quel 2008 così buono. Poi riposerà ancora un pochino e poi vedremo di darlo a chi merita.
Le bottiglie sono poche.

Lunedì sono di degustazione al Forte Marghera, per chi vuol passare.