mercoledì 9 settembre 2015

fatiche - senza voler essere per forza "i meglio"

Una volta ero lamentosa, criticona, sempre sul pezzo. Una volta.
Adesso mi limito ad osservare le varie diatribe in rete e dal vivo, e quasi mai dico la mia, non perchè io sia di colpo "rinsavita"! Semplicemente perchè ho altro a cui pensare e da fare.
Certo alcuni argomenti mi lasciano a volte l'amaro in bocca... tipo sentire che in alcune zone d'italia il lavoro in collina è più duro di quello in pianura, e che il prezzo della loro uva è sottopagato rispetto a quello nostro, di un uva che si chiama Prosecco.
Ecco, io so bene che vuol dire farsi il mazzo in collina, benchè io abiti nella "facilissima" pianura.
Ho amici vignaioli che mi hanno fatto provare l'ebrezza di un dece in pendenza, in Friuli ho sgambettato su e giù per le colline di buttrio, non sempre dolci. Idem a Nervesa della battaglia.
L'ho fatto e non mi sono mai lamentata.
Non mi lamento quando uso il decespugliatore in pianura, cercando di usarlo il più possibile io, ad orari assurdi, per non farlo fare a mio padre.
Non mi lamento quando parto a tagliare tralci, tutto a mano, perchè ho la bellussera e ci metto un paio d'ore per filare benchè i miei siano anche abbastanza corti.
Non mi lamento quando d'inverno sono sopra il carro vendemmia pure se c'è aria tagliente, perchè sono più in alto rispetto ad un potatore di collina.
Non mi lamento adesso che vendemmio perchè ho mal di schiena e braccia ad allungarmi per prendere i grappoli più alti.
Non mi lamento perchè ho 7 varietà che hanno prezzi ben lontani da quello del Prosecco, che però vinifico e vendo con orgoglio.
Non mi lamento, se iniziassi a farlo sarei la prima a dire che forse è il caso di cambiare lavoro, che la passione l'ho persa.
Ho scelto di portare avanti la realtà della mia famiglia come 4° generazione senza che nessuno me l'abbia imposto. L'ho scelto per passione, perchè io sono fortemente innamorata delle mie bellussere che i più criticano come sistemi di allevamento obsoleti, che i più espiantano perchè sono "mostri che fanno quantità assurde e poca qualità".
Sono innamorata delle mie 7 varietà che mi danno vini che solo nella mia terra hanno determinati "gusti".
Certo se conteggiassi tutto il tempo che ci va dietro a fare le cose in vigna non ci sto dentro col prezzo medio di mercato. Ma il prezzo medio della camera di commercio non mi interessa poi molto, perchè io non viaggio a prezzi medi.
Io viaggio a prezzi che valgono il prodotto che vendo, e a volte sono sottostimati perchè se inserissi tutte le ore dovrei far pagare una bottiglia molti euro....
Non svendo il mio prodotto sulla base di un prezzo fatto da chi non sa cosa vuol dire stare in vigna, la mia vigna.
Non mi lamento se non faccio milioni di bottiglie, se non sono dappertutto i miei vini.Guide comprese.
Io vado avanti facendo il mio lavoro, con coerenza e gioia.
E il mio lavoro mi piace da impazzire!